Un’attività commerciale o un libero professionista, per eseguire il loro lavoro in modo legale, deve avere una partita iva. Si tratta di una sigla alfanumerica che identifica la tipologia di settore in cui si va a operare.
Ovviamente c’è una richiesta di iter burocratico da seguire e anche di certificazioni presso di enti competenti. Questi permettono di avere la propria partita iva in poco tempo.
Tra le prime cose da sapere, occorre che ci siano dei moduli da compilare e che si suddividono in base a determinate caratteristiche, come:
- Modello AA9 per le persone fisiche
- Il Modello AA7 per soggetti diversi da persone fisiche
- Modello ANR3 per soggetti non residenti in Italia
Ovviamente è possibile trovare il modulo adatto direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure in una sede fisica. Per le ditte individuali c’è l’obbligo d’iscrizione al Registro Imprese.
Procedimento di apertura partita iva
Vediamo come procedere. Una volta che si ha il modello adatto, dove possiamo trovare sempre le giuste informazioni direttamente sul sito dall’Agenzia delle Entrate, si deve poi presentare una comunica alla Camera di Commercio.
La procedura oggi è stata velocizzata, tanto che è possibile anche svolgerla direttamente per via telematica.
Per le Società di persone e di capitali, che hanno una ragione sociale diversa, occorre che essi abbiamo un commercialista per svolgere l’apertura della partita iva. Infatti si ha un iter molto più complesso.
Tutte le informazioni per aprire la partita iva sono disponibili direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, come anche i codici Ateco. Solo una volta che inserite tutte le giuste informazioni nel modulo esso verrà “lavorato” per avere la partita iva.
I codici Ateco e la ragione sociale
Cosa sono i codici Ateco? La sigla identifica l’Attività economica, che interessano il settore dell’attività commerciale.
Il codice è composto da numeri che identificano:
- Sezione
- Gruppo
- Classe
- Categoria
Sono la parte più importante per la richiesta della partita iva, quindi diventano fondamentali.
A questo, quando si va ad aprire la partita iva, si deve anche aggiungere la ragione sociale, come la ditta individuale o società. Per avere un supporto potete comunque farvi aiutare da un commercialista o da un consulente del lavoro.
Quanto costa aprire una partita iva
Di per sé l’apertura iva ha un costo pari a zero, ma ci sono comunque le spese degli iter burocratici, come:
- Costo Inps, 150 euro
- Commercialista 300 euro all’anno
- Marche da bollo, 16 euro l’uno
Quindi si hanno comunque delle piccole spese che sono degli oneri tassativi.