Il primo passo per prevenire l’obesità infantile della propria prole è, senz’altro, l’educazione alimentare che bisogna impartire. Naturalmente, esistono dei casi a parte, quali ad esempio i bambini che manifestano i sintomi della celiachia (ma anche a coloro che sono celiaci ma asintomatici), o che hanno allergie o intolleranze particolari (la più diffusa è l’intolleranza al lattosio che, in genere, si manifesta quasi da subito durante lo svezzamento con il latte artificiale). Vediamo quali sono i passi fondamentali validi per tutte le fasce d’età.

Educare il bambino a mangiare bene

Non c’è bisogno di dire che una dieta corretta e seguita regolarmente è una prerogativa che garantisce l’equilibrio nella crescita del bambino e anche una perfetta salute. Quali sono le cause se non la si segue come si dovrebbe? Anzitutto il bambino manifesterà una continua tendenza al sovrappeso sin dalla tenera età fino ad arrivare a quella adulta, ma potrebbe anche mostrare il contrario, e cioè tendere al sottopeso, ma solo in età pediatrica.

Entrambe le tendenze hanno un significato: il bambino è malnutrito, sia perché la maggior parte del cibo che ingeriscono è cibo spazzatura, ricchi solo di grassi e calorie che, se in iperdosaggio, producono solo danni e poveri di vitamine. C’è anche un’altra cosa che non aiuta, neanche se la dieta assunta dal bambino è regolamentare: la sedentarietà.

Anche la frutta, l verdura e tutti i cibi benefici rischiano di diventare dannosi se le loro proprietà organolettiche non vengono consumate con una buona dose di attività fisica quotidiana (state attenti anche all’assunzione di cibo durante lo spuntino pomeridiano, e che il bambino non sia sovraffaticato e sovraccaricato di attività sportive e/o ludiche).

La dieta adatta del bambino nel contesto famigliare

Non deve destare stupore il fatto che il pediatra invita i genitori per primi ad una regolamentare dieta familiare. Ci sono 2 casi in cui il bambino rischia l’obesità infantile con le malattie, e i disagi psicofisici, che ne conseguono: il rischio di obesità al 40% di possibilità proviene dal fatto che uno dei genitori è obeso, se entrambi lo sono i rischi aumentano all’80%. Maggiori problemi si hanno quando le madri non riconoscono che il figlio è affetto da sovrappeso, addirittura lo negano.

Passi da seguire

Il primo passo da seguire è di stare attenti all’alimentazione in famiglia, di far vedere al bambino cosa si deve mangiare, quanto ma soprattutto quando (fa rispettare i bambini l’orario dei pasti è un altro degli step da seguire). Un’altra regola d’oro e di non saltare mai la prima colazione e soprattutto, se possibile, di farla insieme, con la presenza di almeno un genitore; mandare a scuola il bambino con una merenda equilibrata con il necessario apporto di tutti gli elementi indispensabili i benefici.

Un altro passo importante è quello di non somministrare bevande zuccherate o gassate, se non una volta ogni tanto, durante una festa (limitare anche i succhi di frutta). Fare attività fisica, ovviamente nei limiti delle possibilità del bambino, è un altro step fondamentale da seguire e limitare il tempo passato davanti a tv e videogiochi (se avete la fortuna di avere un giardino, o di vivere vicino ad un parco, proponete dei giochi all’aria aperta).

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