In voga qualche anno fa, la dieta a zone, è rimasta molto apprezzata tra gli sportivi, ma anche tra coloro che hanno intenzione di rimettersi in forma partendo dall’alimentazione.

Il termine immediatamente riesce a garantire un interesse, ma anche tante domande. Come funziona la dieta a zona? Sembra più uno schema di calcio che una dieta. In realtà sono molti i menu e le ricette disponibili con ottimi risultati.

Ovviamente, come tutte le diete, meglio che essa non sia estrema. Unite poi una buona idratazione ed esercizi fisico per riuscire a garantire una buona perdita di peso.

Come funziona la dieta a zone

Attualmente, negli ultimi due anni, si è parlato sempre di meno della dieta a zone. Comunque rimane accattivante. Nata negli stati uniti da un dottore nutrizionista che ne ha fatto un vero business.

Si basa su determinati risultati e basi scientifiche. I principi si basano sulla concentrazione degli elementi nel sangue che poi contribuiscono a ripulire da tossine.

Per riuscire a concentrare una buona qualità del sangue, si deve avere una cura degli ormoni, insulina ed ecosanoidi. Per questo è importante controllare l’alimentazione ed usare anche determinati periodi, cioè mangiare a ore fisse, per svolgere un’ottimizzazione delle funzionalità dell’organismo.

Su queste basi è normale che proprio gli sportivi siano coloro che sfruttano e continuano ad usare molto la dieta a zone.

Quali piatti si preparano?

Tanto per fare degli esempi è importante che nella prima colazione siano presenti delle fibre per regolarizzare l’organismo. Per quanto riguarda il pranzo e la cena è possibile creare delle ricette a base di ragù magro o di bresaola che sia privo di grasso.

Capaccio di pere e grana, salmone affumicato, insalata di germogli di soia e gamberetti. Queste sono solo alcune delle ricette che consentono di avere già una regolazione ormonale. Inoltre è possibile mangiare pesce spada e pollo, rigorosamente alla piastra per eliminare la presenza di eventuale grasso.

Regime alimentare perfetto con la dieta zone ricette

Concludendo vediamo che la dieta a zone richiede di contenere il 40% di carboidrati, evitare quelli semplici. Deve essere presente almeno il 30% di proteine e di grassi, naturalmente vegetali e non chimici.

Le porzioni devono essere poi adattate al peso e alla quantità di grasso che si possiede. Non è certo possibile seguire la dieta di un culturista di 100 chili se si pesa 60 chili. Questo porterebbe ad ingrassare usando la dieta a zone.

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