Rivolgendosi all’ufficio di collocamento, spesso ci fanno questa domanda: Lei è qui per cercare lavoro perché è inoccupato o disoccupato. Una frase che a noi tutti spesso strappa un sorriso. Molte volte, chi sta dall’altra parte, dietro la scrivania, dà per scontato che dovremmo conoscere i gerghi tecnici e quindi sapere la risposta.

Alzi la mano chi sa esattamente quale sia la differenza tra inoccupato e disoccupato. Attenti che se non avete alzato la mano vi chiediamo la giusta risposta! Purtroppo sembrano la stessa cosa, anche perché i significati sono similari, ma per la legge si ha a che fare con una differenza enorme.

In linea generale si pensa, erroneamente, che alla fine essi indicano delle persone prive di lavoro. In parte è vero, ma esiste una certa conseguenza a livello giuridico che viene poi usata per quanto riguarda la ricerca o assegnazione del lavoro.

Perché la legge regola questi due termini

Partiamo con il dire che la disciplina legate richiede che un utente sappia esattamente quale sia il suo stato “sociale”. Esso deve dichiarare se sia un disoccupato o inoccupato per avere le giuste tutele e anche le corrette agevolazioni. Il soggetto “inoccupato” è colui che non ha mai lavorato, quindi non ha esperienze pregresse in nessun ambito lavorativo. Sono in cerca di un’occupazione ed è iscritto al collocamento, cioè al Centro per l’Impiego, da più di 6 o 12 mesi.

Questo indica esattamente un utente che non sa far nulla. Anche se è laureato, questo non indica che abbia una qualifica professionale. Mentre il disoccupato è il soggetto che ha perso il proprio posto di lavoro. Esso ha già delle esperienze lavorative. Nella legge, il disoccupato è colui che ha perso da poco il lavoro ed ha un reddito inferiore agli 8.000 euro all’anno.

Il disoccupato può svolgere piccoli lavoretti, anche stagionali, che gli riescono a far percepire qualche fonte di guadagno, ma che non costituiscono un reddito. Inoltre, il disoccupato, per essere dichiarato tale, ha lavorato solo 8 mesi all’anno, sempre senza raggiungere il reddito di 8.000 euro.

Tutele e diversità

Per quale motivo ci sono delle richieste cosi “specifiche” per quanto riguarda l’inoccupato e il disoccupato? Solo in questo modo, il Centro per l’Impiego, riesce a fare una classifica per i lavoratori in base alle domande delle aziende. Se un albergo ha bisogno di camerieri esperti, ad esempio, per un lavoro stagionale, allora si verte la ricerca su dei disoccupati.

Se invece, lo stesso l’albergo, ha bisogno di personale che deve essere formato, allora verte la sua richiesta sugli inoccupati. Ovviamente questo è solo un esempio per capire come mai ci sono delle diverse tutele e anche delle diverse discipline per mettere in moto il mondo del lavoro.

Curiosità su “disoccupato e inoccupato”

Parliamo anche di curiosità che ruotano attorno alle figure del disoccupato e inoccupato che purtroppo sono spesso usate dai “furbetti” del momento. In alcune regioni, quando sono disponibili dei fondi per “formare” nuovi lavoratori, ci sono sempre degli utenti che si dichiarano inoccupati.

Mentre non lo sono. Purtroppo si parla di autocertificazioni che non sempre vengono poi controllate. Ciò porta ad avere un comportamento incivile, perché si toglie la possibilità ai giovani che hanno difficoltà a trovare lavoro, di avere una formazione adeguata.

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