Per stabilire il corretto valore della pressione sanguigna, occorre tener presente vari fattori che possono influenzarla, quali:
– La temperatura corporea,
– Il battito cardiaco,
– L’età del soggetto,
– Il momento della giornata nel quale viene rilevata, in quanto detto valore dipende direttamente dall’attività svolta dal cuore, quando pompa il sangue all’interno delle arterie.
Occhio alla pressione!
Il valore pressorico è dato dal rapporto tra la pressione sistolica, ovvero quella esercitata dal sangue durante la fase di contrazione del muscolo cardiaco, e quella diastolica, ossia la fase di rilassamento del muscolo stesso.
Di solito i valori normali, registrano un rapporto di 120 su 80, ma quando essi sono molto al di sotto di tale soglia, possiamo parlare di pressione bassa o Ipotensione, ciò è determinato da un minor afflusso sanguigno, con conseguente ridotta pressione esercitata sulle pareti arteriose.
Molte volte si tratta di uno stato fisiologico, che diventa patologico quando subentrano seri sintomi rivelatori, come:
– Sensazione di nausea,
– Pallore diffuso in volto,
– Spossatezza,
– Capogiri,
– Vertigini o addirittura svenimenti, dovuti ad un insufficiente apporto di sangue al cervello.
Importante è seguire una corretta alimentazione ricca di sodio, un minerale in grado di trattenere i liquidi e di rendere più denso il sangue, aumentare l’apporto idrico, non solo per prevenire la disidratazione, ma soprattutto per aumentare il volume plasmatico.
Numerosi i rimedi offerti dalla medicina tradizionale e da quella naturale, ma è sempre consigliabile, quando i sintomi sono ricorrenti farsi aiutare e consigliare da uno specialista, in grado di analizzare i disturbi per studiare un’efficace terapia personalizzata.