I rettili sono animali ogni giorno più presenti all’interno della vita degli esseri umani. Con l’aumento del fenomeno della pet therapy, medici ed esperti prescrivono sempre più spesso la compagnia di animali per combattere fenomeni d’ansia. Non parliamo più solo di cani o gatti, ma a combattere la solitudine troviamo anche i nostri amici a sangue freddo: i rettili.
I rettili: distinzioni
Per molti il nome rettile è sinonimo di un piccolo animaletto simile ad un dinosauro da cui tenersi a debita distanza. Ma sarà davvero così?
Quando parliamo di rettili ci riferiamo ad una categoria di animali vertebrati, cioè forniti di colonna vertebrale come noi mammiferi. Sono animali a sangue freddo, quindi la loro temperatura interna non sarà costante, ma muterà in base all’ambiente esterno. Un elemento fondamentale per i rettili è proprio la pelle che consente loro di conservare grandi riserve d’acqua e nutrimento. Il nutrimento, in modo particolare, è fornito dai raggi solari. Di fatti, nonostante la maggior parte dei rettili sia carnivoro, questi curiosi animali mangiano raramente e, il più delle volte, attaccano solo per difesa personale. Possiamo dividere i rettili di quattro differenti categorie: Loricati (alligatori), Cheloni (tartarughe), Sauri (lucertole e gechi), Ofidi (serpenti).
Rettili pelle durissima: caratteristiche e quali sono
Come abbiamo visto, la pelle è fondamentale per un rettile e, di fatti, abbiamo esemplari con due tipi di pelle differente: pelle dura e pelle durissima. I rettili, come ogni animale a sangue freddo, fa la muta, un processo che avviene con la crescita dell’animale il cui scopo è quello di formare una nuova pelle in sostituzione della precedente. Cosa cambia tra pelle dura e durissima? L’elemento distintivo tra queste due tipologie di pelle risiede nell’habitat e nel tipo di protezione che si deve fornire all’animale. Per questo possiamo inserire all’interno del gruppo di rettili con la pelle durissima animali come tartarughe e coccodrilli.
Anche i rettili dalla pelle durissima fanno la muta? Assolutamente sì! La pelle possiede uno strato corneo superiore ed inferiore, utile a proteggere gli organi interni. La muta avviene in maniera più lenta, di fatti coccodrilli e tartarughe lasciano attorno a sé piccoli pezzi di pelle.
I rettili dalla pelle dura sono pericolosi?
Come deve porsi l’uomo nei confronti di questi animali? Abbiamo parlato di rettili con la pelle durissima e, in modo particolare, di due rettili (coccodrilli e tartarughe). Per questo è necessario analizzare un rettile per volta e capire come l’uomo debba comportarsi in sua presenza.
Partiamo dal coccodrillo notoriamente più pericoloso. Il coccodrillo è un predatore e, soprattutto, è molto protettivo nei confronti del proprio habitat. Un coccodrillo attaccherà solo nel momento in cui vedrà il proprio ambiente minacciato.
Per quanto riguarda la tartaruga il discorso è differente. Le tartarughe sono entrate a far parte dell’universo degli animali domestici da molto tempo. Non rappresenta un pericolo per l’uomo e studi ritengono questo piccolo dinosauro adatto per la pet therapy. Un esempio notevole riguarda l’inserimento di tre piccole tartarughe all’interno del reparto di Pediatria Oncologica dell’Istituto Nazionale dei tumori di Milano. Le tartarughine hanno svolto il loro compito e hanno aiutato i piccoli ad affrontare l’aggressiva terapia con dosi giornaliere di pet therapy.