Non è raro che le vene varicose insorgano durante la gravidanza, soprattutto dal quinto o dal sesto mese di gestazione. Oltre che sulle gambe, in questo caso possono comparire anche sulla vulva e, quindi, è necessario chiedere consiglio al proprio ginecologo.
Come si possono prevenire?
Alcune persone hanno una predisposizione genetica a questo tipo di problema ed, inevitabilmente, in una condizione come la gravidanza non è raro che insorgano, anche a causa dello squilibrio ormonale, ma ci sono dei modi per prevenirle.
Prima di tutto, bisogna bere la giusta quantità di acqua che richiede il proprio fabbisogno. Bere molta acqua fa bene, ma quella di cui il nostro corpo non necessita, viene accumulata nei vasi sanguigni, soprattutto in quelli situati negli arti inferiori del corpo.
Durante la gravidanza, i ginecologi di solito prescrivono una dieta alle paziente, ed è bene seguirla per non aumentare troppo di peso, che è anche un’altra delle concause dell’insorgenza delle vene varicose. Sempre seguendo i suggerimenti dei medici, è bene fare delle attività aerobiche leggere che, di solito, vengono consigliate per aiutare a sopportare i dolori del parto, ma in questo caso aiutano anche per questo disturbo agli arti inferiori.
Per evitare questo problema, è meglio indossare delle calze elastiche, che favoriscano la circolazione sanguigna nelle vene delle gambe, e fare dei pediluvi, per ridurre i gonfiori dei piedi ed aiutare la ritenzione idrica. In farmacia o in erboristeria è possibile trovare delle pomate, a base di sostanze vegetali e del tutto naturali, da applicare regolarmente.
La sera, inoltre, è meglio tenere sollevati i piedi e le gambe, magari con un cuscino, una volta sdraiate, per evitare che questi arti si gonfino troppo.
Un’altra cosa da evitare è rimanere troppo a lungo in piedi. E’ preferibile camminare o stare seduti, e non rimanere troppo a lungo sotto il sole, oppure fare bagni bollenti, solarium e saune. Naturalmente, è meglio non fare dei trattamenti di bellezza come la ceretta, che può indebolire le piccole vene e i capillari.
Dopo la gravidanza
Una volta terminata la gravidanza, se questo problema persiste nei mesi successivi, è bene consultare un medico per risolvere il problema. In alcuni casi può bastare l’assunzione di integratori e portare le calze elastiche, come si è citato in precedenza, ma se le vene varicose sono arrivate a una fase avanzata, può essere necessario ricorrere a trattamenti medici, come la chirurgia, la terapia sclerotizzante o di onde d’urto, con le quali si possono chiudere le vene.