
La cessione del quinto è una forma di finanziamento molto famosa e richiesta: può essere concessa ai lavoratori e ai dipendenti pubblici o (a determinate condizioni) privati e ai pensionati e viene erogata senza la necessità di presentare ulteriori garanzie oltre al reddito (stipendio o pensione); il meccanismo appare molto semplice, ma cosa succede in caso di pignoramento dello stipendio in presenza di cessione del quinto?
Cosa accade in caso di pignoramento dello stipendio con cessione del quinto in corso
Il prestito con cessione del quinto viene rimborsato tramite trattenute in busta paga; il richiedente ha così a disposizione delle somme (in alcuni casi anche importanti) senza avere l’assillo di dover procedere ogni mese al pagamento delle rate e l’istituto erogante ha la certezza di essere pagato con puntualità perché le rate vengono saldate dal datore di lavoro, che poi trattiene il relativo importo dalla busta paga del beneficiario. Un meccanismo all’apparenza perfetto, ma che succede se il soggetto che ha ottenuto il prestito ha un vecchio finanziamento in corso che non riesce a saldare e per questo subentra un pignoramento mentre è in atto una cessione del quinto?
In situazioni di questo tipo le norme prevedono che sia pignorabile solo il 50% dello stipendio al netto della quota ceduta (ovvero della rata mensile di rimborso del prestito con cessione del quinto). Tradotto in numeri, se un lavoratore riceve uno stipendio di 1.200 euro e la quota ceduta è di 200 euro, sarà pignorabile una somma pari a 400 euro, ovvero il 50% dello stipendio (600 euro) meno la rata mensile della cessione del quinto (200 euro). Prima di fare una richiesta di prestito, il soggetto pignorato dovrebbe valutare se sarà in grado di tirare avanti con una disponibilità pari in questo caso a 600 euro mensili.
Si può chiedere una cessione del quinto in presenza di un pignoramento?
Abbiamo visto cosa succede in caso di pignoramento dello stipendio in presenza di cessione del quinto, ma potrebbe essere interessante anche capire cosa accade se il lavoratore ha già un pignoramento in corso e vorrebbe richiedere un prestito con cessione del quinto. In questo caso la quota cedibile è rappresentata dalla differenza tra i due quinti dell’emolumento e la quota pignorata. Anche in questo caso un piccolo esempio può essere d’aiuto: il lavoratore ha uno stipendio di 1.200 euro; considerano che il pignoramento non può superare il 20% dello stipendio (in questo caso 240 euro), la quota cedibile ammonta alla differenza tra i due quinti dello stipendio (quindi 480 euro) e la parte pignorata (240 euro); il risultato è 240 euro, ovvero il solito quinto.