
La primavera è un momento davvero particolare dell’anno. In questo periodo, infatti, si tende spesso, in vista della fine dell’anno lavorativo e di quello scolastico, a riflettere sulle decisioni per il futuro.
Ciò vuol dire, per forza di cose, considerare pure la selezione della facoltà universitaria.
Da parte di un genitore che deve affiancare il figlio in quella che è una scelta che impatta, molto spesso, su tutta la vita, ci sono diversi interrogativi, relativi in primis agli sbocchi lavorativi.
Quali sono, per esempio, quelli post laurea in architettura? Nelle prossime righe, rispondiamo assieme a questa domanda e sì, scoprirai molto probabilmente delle informazioni che ti sorprenderanno.
Architetto
Partiamo con la scelta classica. Oggi come oggi, però, quando la si chiama in causa è necessario ricordare l’esistenza di una situazione all’insegna della concorrenza più spietata.
Questo è il motivo per cui è importante iperspecializzarsi. Ciò implica, per esempio, lavorare solo su un determinato tipo di edifici, che possono essere le case in legno o i loft in contesti urbani.
In alternativa, si può guardare alla progettazione di spazi pubblici, intercettando quell’onda di cambiamento che sta investendo, soprattutto in ottica sostenibile, le nostre città.
Insegnante
Se si ama il mondo della scuola e dei giovani, con la laurea in architettura in mano si può fare anche l’insegnante. Tra le materie di cui si può diventare docente c’è il disegno tecnico, così come la storia dell’arte.
Lavori nell’ambito della sicurezza sul lavoro
Per chi desidera lavorare a contatto diretto e quotidiano con le aziende, con la laurea in architettura in mano esistono anche gli sbocchi nell’ambito della sicurezza sul lavoro.
Un architetto può, dopo aver frequentato specifici corsi, ricoprire, in qualità di consulente esterno, il ruolo di RSPP. Acronimo per “Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione”, è una figura, nominata dal datore di lavoro e prevista, in determinati contesti aziendali, dalla Legge 81/2008, altrimenti nota come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.
Il suo compito, come è chiaro dal nome, è il coordinamento delle persone e delle procedure che ruotano attorno alla prevenzione dei rischi aziendali e alla protezione dei lavoratori da questi ultimi.
Restauratore
Altro possibile sbocco professionale con la laurea in architettura, il restauratore è un lavoro indubbiamente di nicchia ma, nel momento in cui si riesce, a seconda dei propri obiettivi, a entrare in contatto con le istituzioni o a crearsi una clientela fissa, estremamente gratificante.
Grafico
Con le conoscenze tecniche e la sensibilità estetica acquisita durante il percorso di laurea in architettura, si può svolgere anche la professione di grafico, una strada professionale interessante perché permette di verticalizzarsi scegliendo ambiti molto interessanti, dai prodotti per bambini fino alla collaborazione con chi lavora online e si occupa di creazione di siti.
Interior designer
L’interior designer è un professionista che, laurea in architettura in mano o dopo aver conseguito un altro titolo o attestato, si occupa di rendere accattivante un determinato ambiente scegliendo in maniera mirata gli arredi, le finiture, le palette cromatiche.
Pure in questo caso, la scelta migliore è quella di iperspecializzarsi, in modo da riuscire a intercettare anche il mercato del lusso che, come ben si sa, non conosce crisi.
Designer di campi da golf
Sempre nell’ottica dei lavori di lusso post laurea in architettura, non si può non menzionare il designer di campi da golf.
A chi non conosce e non pratica questo sport può sembrare strano, ma dietro ogni singolo campo c’è uno studio che passa dall’armonia con il paesaggio naturale all’inserimento, lungo il percorso, di ostacoli che i golfisti devono superare.
Da non dimenticare, inoltre, è la facilità nel trovare la pallina.
Abbiamo citato solo alcuni aspetti di un lavoro estremamente complesso che, da sempre, è molto richiesto da clienti altospendenti internazionali, per esempio nei Paesi arabi.