Gli studenti delle università pubbliche hanno una ghiotta occasione per lavorare part-time senza prendere troppo tempo agli esami e guadagnare qualcosina, ovvero la via delle borse di collaborazione. Si tratta di attività da svolgere come supporto all’ateneo, regolarmente retribuite per 1.095 euro totali per ciascun rapporto collaborativo (dato in vigore nel 2015) e per un impegno dello studente pari a 150 ore complessive, generalmente non superiori alle 3 ore al giorno.
Le attività di supporto possono essere di vario genere, come l’organizzazione della biblioteca, la cura dei laboratori informatici e del centro informazioni interno all’università e molto altro ancora, sempre incluso nei servizi dell’ateneo per gli studenti. Ovviamente il lavoro si svolgerà compatibilmente con le lezioni e salvaguardando il tempo di studio necessario allo studente, tramite una suddivisione omogenea delle ore di collaborazione.
Chiunque volesse candidarsi per una borsa di collaborazione presso l’ateneo al quale si è iscritti, dovrà fornire la documentazione richiesta nel bando, dove generalmente vengono citati l’elenco degli esami sostenuti e il certificato di iscrizione all’anno accademico in corso. Dopo di che, spetterà all’università generare una graduatoria di merito, nella maggior parte dei casi basata sulla media voto dei richiedenti e sul numero di esami sostenuti.