KalanchoeIn Cina numerose sono le specie diffuse, che crescono in modo spontaneo, la tradizione popolare ritiene che essa sia nata dalle lacrime di una dea innamorata, per cui il dono di un mazzetto di fiori di Kalanchoe equivale ad una offerta d’amore.

La Kalanchoe, diffusa in Africa, America meridionale ed Asia tropicale, appartiene alla famiglia delle Crassulacee e comprende circa 100 specie, pianta erbacea non molto alta, circa 30-40 centimetri, tranne qualche esemplare a forma di alberello, dell’altezza di 50-60 centimetri.

La messa a dimora, come pure il rinvaso, avviene a fine inverno, per quelle che fioriscono in questa stagione, o subito dopo che le corolle sono appassite.

Coltivazione della Kalanchoe

Il terreno è composto da terra da giardino mescolata ad 1/3 di sabbia ed 1/3 di terra grossolana mista a frammenti di mattoni e per finire una manciata di concime organico in polvere.

La sua coltivazione non richiede molte attenzioni, tuttavia, occhio alle innaffiature, che devono essere molto abbondanti nel periodo fra maggio ed agosto, moderate da settembre a novembre e scarse nel periodo invernale.

Ideale come pianta d’appartamento, può vivere benissimo anche all’aperto, purché in una posizione ben riparata e calda, ama il buon sole, infatti in estate può vivere a temperature oscillanti tra i 14° e i 19°, d’inverno resiste anche a soli 10°.

Dopo la fioritura è bene potare energicamente la pianta, in modo che la vegetazione nella parte bassa possa riprodursi. La moltiplicazione avviene tra giugno ed agosto per talea, occorrerà dunque staccare delle foglie dalla pianta madre, lasciarle seccare al sole per due o tre giorni, allo scopo di asciugare gli umori ed infine, interrare in un terriccio molto sabbioso.

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